Centro Volontari della Sofferenza
    Diocesi di Vercelli


                      
 
 

                                             L'ammalato per mezzo dell'ammalato...
                                                con l'aiuto del fratello sano.
 
 

L’associazione.

Il CVS (Centro Volontari della Sofferenza), è un’associazione internazionale di fedeli laici e chierici che si propone l’apostolato per la valorizzazione integrale della persona sofferente. E’ svolta a tal fine un’opera di evangelizzazione e catechesi che vede in primo piano la presenza e l’azione personale e diretta dei disabili stessi.
Il CVS iniziò la propria attività nel 1947 e fu riconosciuta come “consociazione” della Pia Unione Primaria “Silenziosi Operai della Croce” con un breve apostolico del 24 novembre 1960.

Mons. Novarese e sorella MyriamIl fondatore dell’associazione, mons. Luigi Novarese, (1914-1984), avendo vissuto personalmente l’esperienza della malattia, riscontrò il senso d’inutilità e frustrazione che sorge in chi vive con passività un permanente stato di malattia. Nella fede si accostò all’unica verità che potesse offrire una risposta all’uomo sofferente: l’unione a Cristo crocifisso e risorto e l’offerta della propria sofferenza come partecipazione al mistero pasquale.
L’apostolato del CVS nacque, con la collaborazione di Elvira Myriam Psorulla, come risposta al dramma della sofferenza ed alle richieste di preghiera e penitenza proprie della spiritualità mariana nei santuari di Lourdes e di Fatima.

L’attività si svolge in collaborazione e coordinamento con i Silenziosi Operai della Croce, associazione di vita consacrata totalmente dedita all’apostolato, sorta nel contesto della medesima opera di evangelizzazione.

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Volontario della Sofferenza.

Ognuno di noi nasce con una “missione” da compiere, con un “posto” ben preciso nel mondo. Anche il sofferente, l’impedito, l’handicappato ha una missione da compiere perché è un chiamato da Dio.
La sua chiamata è difficile da scoprire, dura da seguire, ma indispensabile per la società. Ammalati a Lourdes
Il “Volontario della Sofferenza” è colui che crede in questa “missione” e risponde “SI” alla chiamata sul modello e con l’aiuto di Maria. Non vuole la sofferenza, la malattia, l’impedimento, ma dopo aver fatto il possibile per eliminarli, li accetta volontariamente e li offre (cioè li mette a disposizione) a Dio per la salvezza propria e dei fratelli.
Consapevole degli impegni battesimali, egli diventa un apostolo tra gli altri impediti e si impegna a valorizzare la sofferenza in risposta alle richieste fatte dalla Madonna a Lourdes e a Fatima:
    - La riparazione dei peccati propri e altrui
    - La conversione dei peccatori
    - Il sostegno del ministero sacerdotale
 

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Fratello e sorella dei malati.

Fratelli e sorelle accompagnano alcuni malati

E’ quel sano che condivide con il sofferente le finalità e lo spirito dell’Associazione. Cioè si affianca all’impedito perché egli possa rispondere alla “sua chiamata” e realizzare la “sua missione”.
Punto di unione importante è la vita di grazia e la preghiera (se possibile insieme).
Egli affianca da “persona in salute” il “sofferente”, opera insieme e lo sostiene senza mai sostituirsi a lui.
 
 

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Ultimo aggiornamento: 28-12-02.